FARSI UNA IDEA MIGLIORE : TRASCRIZIONE DEL DISCORSO PUBBLICO DEL CONSIGLIERE SANTO PAPA

Sep 08, 2024

FARSI UNA IDEA MIGLIORE : TRASCRIZIONE DEL DISCORSO PUBBLICO DEL CONSIGLIERE SANTO PAPA NEL VIDEO PUBBLICATO SU RADIO DEL CAPO

In diretta e diffusione e persistenza alla data di oggi sulla rete telematica da piazza San Michele – 04/09/2024
URL : https://radiodelcapo.it/santo-papa-e-cosima-de-maria-incontrano-castrignano-del-capo/


Buonasera, chiaramente vi ringraziamo per la vostra presenza. È arrivato il momento di fornire a voi i dovuti chiarimenti e dare le necessarie risposte a coloro che pensano di continuare a manipolarvi per finalità proprie, contrarie ai vostri interessi e che nulla hanno a che vedere con la tutela degli interessi collettivi. Nella rappresentarvi ciò che io e il Consigliere De Maria riteniamo sia di interesse far conoscere, sarò più diretto e a volte meno sofferto di tutti coloro che mi hanno preceduto su questa piazza, constatato, come spesso accaduto, sono stati oggetto di gratuiti e deplorevoli attacchi da parte dei consiglieri di minoranza della Svolta Giusta e dei consiglieri Pizzolante, Calabrese e Chiffi, per il solo fatto di aver intrapreso una scelta risultata non di loro gradimento, ma proprio l'irragionevole reazione manifestata da questi ultimi, nell'immediato seguito, ci dà motivo di pensare ancora di più che la scelta fatta insieme al Consigliere De Maria sia stata saggia, equilibrata, consapevole ed oltremodo responsabile negli interessi della comunità. Perciò questa sera cercherò di rendervi partecipi di tutti quegli elementi e circostanze che a me e dal consigliere De Maria hanno permesso di comprendere e svelare sino in fondo i giochetti meschini di altri tempi, che ritengo fossero da tempo programmati da persone che, sicuramente, non hanno mai goduto della mia stima. Chiaramente sarete poi voi a valutare e trarre le conclusioni. Tanto per incominciare, mi rivolgo al consigliere Denuccio. È vero che i castrignanesi non sono dei fessi, ma è altrettanto vero che prenderli per fessi offende la loro intelligenza e la loro dignità. Non penso che abbiano bisogno dei suggerimenti da parte dei soliti opportunisti e dei politicanti del momento. Pertanto non è permesso né a lei né ad altri del suo stesso stampo di gettare fango gratuito per mero interesse politico su persone che sino ad oggi si sono spese esclusivamente per gli interessi dei cittadini e non per ambizioni personali. Consigliere Denuccio, se crede ancora di essere un esperto manipolatore di persone, sappia che da tempo, oramai i cittadini che lei ha sempre pensato di sobillare, l'hanno adeguatamente soppesata.

Ha mirato a fregare ed è rimasto fregato. La reazione d'impeto e la rabbia dimostrata ne sono la dimostrazione. Tutto questo sconcerto e clamore, per cosa? Per non aver visto soddisfatte in un momento che riteneva propizio le sue aspirazioni? Per non essere stato coinvolto in quell'amministrazione ponte di larghe intese? E se il sindaco l'avesse coinvolta, il trasformismo di cui si è riempito la bocca sarebbe sparito d'incanto?

Il ribaltone da lei lamentato non sarebbe stato più tale? Perché, egregio consigliere Denuccio, non si prende invece la seguente domanda. Per quale motivo il sindaco ha ritenuto di fare una scelta ben precisa anziché optare per un'altra. Vedete, consigliere Denuccio, quando usa termini altisonanti, quale truffa politica dovrebbe innanzitutto sapere di cosa parla. La truffa necessariamente implica che a monte una persona abbia commesso un reato, appunto quello di truffa, anche se di tipo politico. Quando parli di accordo sottobanco, evidentemente motivato da altri interessi, tra il sottoscritto del sindaco Petracca, dovrebbe almeno avere la correttezza di spiegare alla gente quali sono questi interessi.

Non basta solo sparare cazzate e buttare là accuse vaghe per creare sospetti e presentare all'elettorato una realtà dei fatti distorta, costruita a proprio vantaggio. Se non erro, è stato proprio lei a chiedere al sindaco Petracca, che aveva paventato il suo coinvolgimento nelle strategie dei consiglieri di maggioranza calabrese, chifre e pizzolante, di spiegare dove, come e quando si sarebbe concretizzato ciò. Ed allora, perché quella richiesta di verità vale solo per il sindaco Petracca e non anche per lei? Se ha qualcosa da accusare, ce lo spieghi lei. Ma con dovizia di particolari, nomi e cognomi, tutto il resto restano solo minchiate. Spieghi alla gente per quale motivo, secondo lei, debba essere sfatato il mito del senso di responsabilità, millantato a suo dire dai consiglieri Santo Papa e Mina de Maria. Ma detto da una persona come lei, che di senso di responsabilità verso la cittadinanza ne ha dimostrato, e continua a dimostrarne ben poco, fa rabbrividire.

Se è vero quello che ha affermato in altre sedi, cioè che non era suo intento far cadere il sindaco Petracca, spieghi alla gente perché sia lei che il consigliere Rosafio, unitamente ai consiglieri Pizzolante, Chiffi e Calabrese, con i quali apparentemente fa finta di non avere rapporti, avete votato all'unisono, esprimendo voto contrario alla proposta di approvazione dell'assestamento generale e salvaguardia dell'equilibrio di bilancio. E lei, il trasformista, salvo a correre ai ripari quando puntualmente viene sgamato, vecchi e puerili sistemi di chi ha sempre parlato bene e razzolato male.

Ma guarda da che pulpito viene la predica. Ricordi che sono solo l'impegno, il lavoro, la trasparenza e la coerenza che pagano. Ma pare che lei ancora non l'abbia capito . Fare il doppio o il tipo gioco non remunererà più, anche perché lei, tirate le somme, per i cittadini di Castrignano del Capo si è speso ben poco, solo fugaci apparizioni, nei momenti ritenuti più opportuni per realizzare le sue personali aspirazioni. Ora, chiuso con i doverosi apprezzamenti resisi necessari nei confronti del Consigliere Denuccio, cercherò, sempre con il contributo che non è mai mancato da parte del Consigliere De Maria, di esporre le reali ed uniche motivazioni poste a base delle decisioni da noi assunte nel Consiglio Comunale del 29 luglio ultimo scorso, che tra l'altro all'ordine del giorno prevedeval'approvazione dell'assestamento generale e salvaguardia dell'equilibrio di bilancio.

Ma per rendere più comprensibile l'argomento devo prima fare una necessaria premessa. Nell'ipotesi in cui si fosse verificata la mancata approvazione delle proposte di delibera di Consiglio Comunale, di cui si è fatto cenno, ciò avrebbe portato a concretizzarsi delle previsioni di quell'articolo 141 del Decreto Legislativo 267-2000, testo unico ente locali, vale a dire lo scioglimento e sospensione dei consigli comunali, ovvero quello di quell'articolo 193 del medesimo Decreto Legislativo concernente la salvaguarda dell'equilibrio di bilancio. Il primo articolo prevede lo scioglimento dei consigli comunali qualora si verifichi la cessazione della carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati, purché contemporaneamente presentata al protocollo dell'ente, delle metà più uno dei membri assegnati, non computando al tal fine il sindaco, ovvero quando non sia stato approvato nei termini il bilancio. Secondo articolo al comma 4 invece prevede che la mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di equilibrio previsti dal presente articolo equiparato ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di quell'articolo 141 con l'applicazione della procedura prevista dal comma 2 del medesimo articolo, vale a dire la preventiva diffida ad ottemperare da parte del prefetto l'eventuale nomina del commissario ad acta.

nomina del Commissario ad acta. Questo, per i motivi che adesso vi esporrò in dettaglio, è il fine ultimo programmato dai burattinai che da sempre cercano di farsi spazio in modo occulto nella vita economica del nostro Comune. Ma in ogni caso, affinché le suddette previsioni si potessero concretizzare, bisognava che da parte di coloro che ci avevano tramato si portasse a compimento una meschina ma indispensabile operazione. Era imprescindibile che gli strateghi di tale deprecabile pianificazione riuscissero a coinvolgere i due consiglieri del Movimento Ancora Oltre, per avere tutti i numeri dalla loro parte, vale a dire assicurarsi il consenso asservito di numero 7 consiglieri, il numero maggioritario rispetto ai rimanenti 6. Pur non avendo ancora chiaro all'epoca dove si andava a parare, da qualche mese avevo notato il manifestarsi da più parti di strani tentativi di coinvolgimento del sottoscritto e del Consigliere De Maria in iniziative sia di tipo politico che organizzativo iniziavano a destare un po' di interrogativi, in quanto provenienti da una cerchia di politicanti ed interessati prenditori che, come già detto più volte, non hanno mai incontrato la mia stima e che, peraltro, ho sempre avversato per finalità puramente istituzionali. Tra lui e fra questi, in passato, avevano ordito ed inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti del sottoscritto, nella veste di sindaco, con il chiaro intento di neutralizzarmi definitivamente e poter così continuare a tutelare i loro futili interessi.

Altri esposti inoltre seguivano la Corte dei Conti. Per notizia, l'esposto alla Procura della Repubblica fu inviato da un fax intestato allo studio tecnico di un ingegnere, poco distante da questa piazza, il quale anche in seguito prese altre deplorevoli iniziative. Ricordatevi questo dettaglio, su cui torneremo fra poco, esposti peraltro sottoscritti anche da politici dell'attuale maggioranza e minoranza. Il sottoscritto, che gode ancora di buona memoria non dimentica, a tali iniziative di avvicinamento hanno dato seguito ulteriori strane coincidenze , quali ad esempio quello di aver riportato a tutti voi del ente la lettera dell assesore Catya Pizzolante, rimetteva nelle mani del sindaco la propria delega alle attività produttive, alla quale seguiva con inusuale tempestività, nella serata dello stesso giorno, in piazza San Michele, da parte dei consiglieri di minoranza, Denuccio, Rosafio e non solo, un nutrito attacco al sindaco Petracca. Si trattava di pura coincidenza? Non lo credo proprio.

Ma va detto che in quella serata però un'altra nota stonata fu chiaramente notata e non soltanto da me. Vale a dire le continue effusioni e commoventi baci a bracci tra i principali oratori ed un assiduo frequentatore di un ben preciso salotto, esterno all ente, nel quale venivano puntualmente prese le decisioni politiche. Guarda caso, per pura coincidenza, lo sbagiuccone era il titolare di quello studio tecnico, dal cui fax era stato inoltrato alla Procura della Repubblica e l' esposto ai miei confronti per fatti del tutto strumentali e inesistenti. L'altro soggetto con cui si baciava era quello che aveva portato l'esposta a far firmare in giro. Poi, ancora più stranamente, notai che a sostenere con battiti di mani gli oratori, vi erano persone che, come prima detto, avevano cercato il mio coinvolgimento in nuove iniziative di tipo politico-organizzativo.

Nel contempo, altro stratega d'inchiamento, sostenitore pluriannuale dei frequentatori assidi di quel famigerato salotto, aveva commesso un errore : di asserire ad una cerchia di suoi amici che il matrimonio con l'altra minoranza era più che mai solido e che si era ulteriormente rinvigorito. A questo punto, valutati tutti questi singolari elementi e situazioni, si iniziava a delineare un preciso progetto, ordito ad arte da alcune menti fagliute. Quindi ritengo che se tre indizi costituissero una prova, quindi prove di inciucio ne dovremmo avere diverse, anche alla luce di quante esporrò successivamente. All'epoca pensai che se tale supposizione fosse stata esatta, i protagonisti dell'inciucio prima o poi sarebbero dovuti passare all'azione.

Ma quando? Probabilmente la scelta migliore, ritenuta da Costoro, fu quella di muoversi in occasione del 29 luglio ultimo scorso, in quanto, come detto, si poteva innescare una crisi politica che avrebbe portato, secondo i loro convincimenti, alla caduta dell'amministrazione Petracca. Ciò, probabilmente, avendo avuto a riferimento anche il contenuto della mia penultima nota, dal significato inequivocabile con la quale il sottoscritto intervenne pesantemente sull'amministrazione. Perciò, anche alla luce della pressante e continua attività di martellamento nei confronti dell'amministrazione da parte del sottoscritto, ritengo che i cinque consiglieri, uniti al vincolo dell’inciucio e i loro burattinai quale unica conseguenza fossero un po' convinti che i due consiglieri di Ancora Oltre avrebbero espresso un voto contrario nel Consiglio Comunale di cui si è detto.

Benché questi, mi riferisco ai cinque consiglieri, non avessero avuto modo di accertarlo, nonostante i molteplici e velati tentativi intrapresi anche da parte di un consigliere comunale. In quel periodo le telefonate fioccavano. Ogni 5 minuti arrivavano telefonata per sapere cosa facevamo noi. Io non mi sarei mai permesso di chiedere ad altri come si comportava per regolarmi io. Ma la sfacciataggia era talmente tanta che non ci facevano caso. Mi interessa sapere come volevamo votare noi, come dovevamo votare. Quindi non rimaneva loro che un ultimo e risolutivo tentativo, quello dell'approccio diretto con il sottoscritto, di cui si dirà in seguito.

Al di là di tutte le valutazioni che ognuno di voi riterrà di fare, rimarco, qualora ve ne fosse bisogno, che ne sottoscritto, ne il consigliere De Maria, hanno mai pensato minimamente di diventare i consapevoli burattini al soldo di ambiziosi burattinai. Di contro, se quelle menti hanno pensato ciò, vuol dire che sino ad oggi non hanno capito nulla.

Se malauguratamente ciò fosse avvenuto, ossia se avessimo fatto cadere l'amministrazione, avremmo permesso a determinati personaggi di tornare alla ribalta, mediante meschine e subdole iniziative, scegliendo per l’ente una cura di gran lunga peggiore della malattia. Chiaramente, la scelta di approvare l'assestamento generale e la salvaguarda degli equilibri di bilancio, come avrete constatato, ha colto tutti di sorpresa, scatenando poi la rabbia di coloro che avevano all'unisono votato contrario, compresi i loro sostenitori presenti in Pompamagna.

Il loro astio e le forme di denigrazione che ne sono seguite da tutti e cinque i consiglieri che hanno espresso il voto contrario non fanno altro che riconfermare, se ve ne fosse ancora bisogno, la loro unità di intenti. Purtroppo per loro quelle azioni denigratorie hanno sortito l'effetto contrario, mettendo a nudo i loro progetti e le loro ambizioni.

Per celare ogni forma di coinvolgimento ed attenuare le proprie responsabilità agli occhi della gente, hanno poi diffuso la voce che non era in alcun modo loro intento far cadere la missione Petracca. E allora spiegano ai cittadini il motivo per cui tutti e cinque i consiglieri all'unisono hanno alzato la mano per esprimere inequivocabilmente il voto contrario all'approvazione della proposta di delibera dell'assettamento degli equilibri di bilancio.

Forse quell'alzata di mano era da interpretare come un saluto rivolto al sindaco? Sì, signor sindaco, quello era il loro saluto di addio. Ma a supporto della volontà certa di far cadere l'amministrazione Petracca, soccorre anche un altro inequivocabile elemento, che avevo ritenuto di non svelare, salvo può cambiare idea, a seguito delle cattiverie constatate, lette e sentite nei nostri confronti. L'accadimento al quale faccio riferimento si è verificato il 25 luglio ultimo scorso, tre giorni prima che si tenesse quel fatidico Consiglio Comunale. In quella data ricevetti un messaggio WhatsApp da parte del consorte dell'attrice principale di questa vicenda, con il quale mi si chiedeva se vi era la possibilità di un incontro per semplici chiarimenti.

Ciò avveniva dopo altre richieste della specie, pervenute da altri soggetti, tramite i quali sempre lo stesso consorte richiedeva un incontro per una riappacificazione , avendo da tempo imparato la lezione manifestai la mia disponibilità ... il giorno successivo alle ore 10:00 si tenne effettivamente un incontro cordiale che mi rallegrò solo per una importante aspettativa privata. Dopo aver lungamente e cordialmente colloquiato del più e del meno, dopo che il soggetto mi espose come premessa una serie di motivazioni, mi fu infine resa palese la finalità dell'incontro.

Bisognava far cadere il sindaco Petracca. Allo stesso interlocutore, senza fornire alcuna certezza, come fatto con altri, mi limitai a dire che nel prossimo Consiglio Comunale avrei votato i punti all'ordine del giorno secondo personali valutazioni, dopo aver acquisito e letto il carteggio delle proposte. Ora, alla luce di tutto ciò, rivolgo a tutti voi e al consigliere Denuccio la seguente domanda : l’intraprendente interlocutore es non fossi stato certo del voto contrario dei cinque consiglieri Pizzolante ,Chiffi, Calabrese, Denuccio. Rosafio si sarebbe mai esposto personalmente nei confronti del sottoscritto venendo a chiedere di far cadere il sindaco Petracca? Se non fosse stato certo sarebbe venuto da me? Non penso proprio.

Gli servivano altri due voti. Mai e poi mai, se non avesse avuto quella certezza, avrebbe chiesto così tanto a colui che ha da sempre ritenuto essere il suo più acerrimo nemico. Non vi sono altre spiegazioni. E' questo l'unico e vero inciucio da tempo programmato a seguito dei primi dissapori in maggioranza. Ma come ha affermato il Francesco Denuccio , la gente di Castrignano non è fessa. Sarebbe stato meglio per i rappresentanti della Svolta Giusta tacere, accettare gli accadimenti e proporsi in posizione di totale trasparenza, neutralità, correttezza e collaborazione per un interesse superiore. Ora tutto ciò per esso sia il sottoscritto e il consigliere De Maria, hanno voluto dare un segnale forte ed inequivocabile, finalizzato unicamente a causare il minore danno possibile all'ente e riaffermare il percorso di trasparenza amministrativa.

Con tale scelta, che non è figlia di un interesse politico o egoistico, si è evitato il commissariamento del Comune, una sostanziale e lunga paralisi amministrativa a detrimento dei cittadini e del territorio, il pericolo di riconsegnare il Paese in altre mani. E' più che evidente che se noi consiglieri Papa e De Maria avessimo voluto far cadere l'amministrazione Petracca, oggi politicamente avremmo potuto trarne vantaggio, vantare quel diritto e sbandierare i 4 venti, il fallimento dell'intera amministrazione Petracca, ma il fine non era quello.
Abbiamo avuto a cuore esclusivamente gli interessi collettivi, nella sostanza abbiamo anteposto l'interesse pubblico a quello politico, facendo una scelta responsabile senza nulla chiedere né pretendere. Cio ha purtroppo generato la ripresa dell'attività delegittimante della macchina del fango, da parte dei soliti politicanti, da parte delle solite piattole sociali e degli interessati faccendieri, sempre con un piede in due scarpe che alla prima avvisaglia di pericolo, come i topi, abbandonano la nave quando affonda. Ma prima di passare ad altro argomento, rilevo che, anche qui stranamente, nessuno dei cinque consiglieri innanzi nominati ha mai sfiorato nemmeno lontanamente e ritengo volutamente il terzo e significativo aspetto delle motivazioni posta a base delle scelte operate dai consiglieri di Ancora Oltre. Cioè quella attivante il pericolo di riconsegnare il Paese in altre mani, intendendo per altre mani non certo quelle del commissario ad acta.

A ciò cercherò di dare io una spiegazione, mi sembra di fare conti della serva, prendendo a riferimento i risultati numerici dei voti ottenuti da ogni singolo schieramento nell'ultima tornata elettorale del 2021, che hanno poi sancito la vittoria della lista Obiettivo Comune. Risultati ottenuti. Obiettivo Comune. Voti 1. 622, di cui 169 ottenuti da Calabresa Roberto, numero 265 ottenuti da Giulia Chiffi e numero 318 ottenuti da Catia Pizzolante, per un totale di voti 752. Ancora Oltre, voti 1093, la Svolta Giusta, voti 742. Ora, se tutti gli indizi innanzi esposti portano a far ritenere che i cinque consiglieri e i relativi sostenitori avevano ordito l'inciucio per far cadere il sindaco Petracca, sempre che i due consiglieri del gruppo Ancora Oltre avessero aderito a quell'indegno progetto, di lì a qualche mese di distanza si sarebbero tenute nuove elezioni venendosi a creare, di fatto, una situazione favorevole ad un unico schieramento.

Quello che si sarebbe venuto a creare dall'unione dei tre recalcitranti consiglieri con i due della Svolta Giusta Con tali deprecabili espediente, i voti portati in dote da tre recalcitranti consiglieri, pari a 752, si sarebbero andati ad aggiungere ai 742 della Svolta Giusta, sommando sulla carta un totale di voti pari a 1.494. Conseguenzialmente, l'obiettivo comune di depauperato dei 752 voti sarebbe sceso a 870. La lista, ancora oltre, si sarebbe assestata probabilmente sui precedenti 1093 voti. Di conseguenza, la Svolta Giusta, che ormai è meglio definire la giravolta giusta, avrebbe potuto contare su un pacchetto di 1.494 voti, facendo da padrona nella prossima tornata elettorale, forte del fatto che, avendo il consigliere del gruppo Ancora Oltre causato la caduta del sindaco Petracca, tra loro inevitabilmente non si sarebbe mai potuta creare una qualsiasi forma di collaborazione. Ma chiaramente la mia è solo una grossolana ipotesi. Ma come diceval'On. Andreotti Buonanima, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Fare li conti, anzi mano, è perdere tempo.

Mi spiace per coloro che da tale stato di cose ne sono rimasti profondamente delusi, compresi coloro che il 29 luglio ultimo scorso, nel corso ... del Consiglio Comunale, si sedevano in aula consigliare in pompa magna e che, più che presenziare una seduta istituzionale, sembrava fossero i compagni di anello di un matrimonio, purtroppo per loro non è andato a buon fine. La rabbia che ne scaturita è storia di questi giorni. Comunque è mio convincimento che dell'inciucio, da tempo programmato, fosse ha conoscenza solo una ristrettissima cerchia di pochi intimi e che i collaboratori da loro considerati di seconda fascia fossero stati tenuti volutamente all'oscuro affinché nulla trapelasse. Chiarito quanto era opportuno chiarire, e adesso sapete tutti come sono andate realmente le cose, mi accingo a dare le dovute risposte a quanto affermato in data 5-8-2024 dai consiglieri Pizzolante, Chiffi e Calabrese. Scusate, ma ogni tanto devo sciacquare la bocca. Costoro, più che fare chiarezza, hanno cercato di confondere le idee, delirando come da loro costume, per poi auto incensarsi nel tentativo di rifarsi di una verginità politica, da tempo perduta, di fronte ad un pubblico tutt'altro che stupido e tollerante. La cattiveria dimostrata e le falsità asserite sono la riprova che qualche cosa di grosso gli è andata di traverso, molto di traverso. Tale atteggiamento pare aver contaminato anche un parente, più prossimo di uno dei tre, al quale suggerisco che prima di aprire bocca per vomitare fregnacce dovrebbe avere la bontà di studiare o quantomeno informarsi, perché le idiozie sostenute pubblicamente su Facebook sono ridicole, stupide e prive di fondamenti giuridici. Per incominciare, il termine prostituzione è il più consono alla persona che lo ha pronunciato, visti i suoi trascorsi politici, che a colui a quale voleva attribuirlo. Poi devo ammettere una mia colpa. Non pensavo che quel borioso soggetto fosse così profondo nelle materie giuridiche.

Sicuramente quelle conoscenze sono state il frutto delle periodiche cene e conciliabili carbonari con altri Pierini strateghi suoi pari. ... alla seguente frase pubblicata su Facebook. Clamoroso, Castrignano fa giurisprudenza, il consigliere di minoranza con deleghe. Tale innovativa affermazione ha lasciato in stucco tutti i cultori del diritto. Anche i membri della Corte Costituzionale gli hanno chiesto di tenere loro dei corsi serali. loro dei corsi serali. A quel fazioso costituzionalista rappresento che la più elevata forma di democrazia e di trasparenza consiste nell'affidare il controllo dell'attività amministrativa esercitata dalla maggioranza proprio alle forze di opposizione. Lo ripeto, la più elevata forma di democrazia e trasparenza consiste nell'affidare il controllo dell'attività amministrativa esercitata dalla maggioranza proprio alle forze di opposizione. Non lavoriamo, controllate voi se stiamo facendo bene o male. Questo è il sunto. Infine, vi faccio notare ancora che la lotta all'evasione e all'elusione fiscale non spetta solitamente ai militari. Il termine militare nel contesto è del tutto inappropriato ed identifica specifiche categorie e professionalità che hanno ben altri compiti.

La lotta all'evasione spetta invece in via principale per i tributi statali agli ufficiali agenti della Polizia Tributaria, vale a dire agli appartenenti alla Guardia di Finanza, al personale dell'Agenzia delle Entrate e ad altre istituzioni, cui tali poteri sono demandati da specifiche norme. In materia di accertamento e risoluzione dei tributi locali, dovrebbe invece sapere, visto che gratuitamente fornisce illuminanti pareri, che è tardata dall'insediamento dell'amministrazione Papa, a tale incombenza provvede in via principale l'ufficio tributi dell'ente,

con l'ausilio della società in ... SRL, salvi casi in cui l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza siano chiamate a collaborare, in base alla Convenzione a suo tempo sottoscritta, dai tre rappresentanti delle rispettive istituzioni.

Ora ritorniamo ai pronunciamenti dei tre portatori di chiarezza, Pizzolante, Chiffi e Calabrese. Devo ricordarli che anche loro non sono esenti da colpe, almeno due di loro si resero direttamente responsabili di aver firmato Delibere di giunta che ancora oggi gridano vendetta ed insieme hanno promosso progetti dalla più che dubbia trasparenza amministrativa, forse quello era l'inizio per portare ad incasso le cambiali firmate in bianco in campagna elettorale ? Forse i malumori e le crepe della pignata, che da ultimo si sono ancora più palesati, derivano dal fatto che non è stato permesso a nessuno di riscuotere il corrispettivo di quelle cambiali? A voi cittadini la risposta. Tutto ciò che io posso aggiungere è che nulla si è verificato per caso. . Ora partendo da quanto affermato dalla signora Pizzolante la falsa ... di Castrignano adesso mi permetto di dare dei suggerimenti, perché l'unica cosa vera che ha detto la sera del 5 agosto ultimo scorso è quella di professare l'attività di parrucchiera.Le falsità sgocciolate con apparente e convergente leggiadria sono di estrema gravità per una persona che ha avuto la delega alle attività produttive, in sintesi quella del commercio, e che per tal motivo doveva dimostrare di essere la più trasparente possibile e al di sopra di ogni sospetto. Purtroppo, anche su specifici accadimenti inerenti alla sua delega, nonostante formali e motivate contestazioni da parte del sottoscritto anche nel corso di consigli comunali ella candidamente e con estrema superficialità ha continuato a dimostrare la propria incompetenza, ma poi mi sorviene un dubbio si trattava solo di incompetenza o era estrema consapevolezza, proviamo a capire è vero che l'area di piazza Savoia andava recuperata per renderla renderla un'area di passeggio così come è altrettanto vero che il mercatino serale necessitasse una nuova collocazione tant'è che anche l'amministrazione papa aveva pensato ad un progetto in tal senso. Ma erano i presupposti soggettivi che non potevano rendere realizzabili i progetti dell'ex assessore, per le motivazioni che spiegherò adesso.

Presupposti soggettivi, dicono tanto. Per inciso, faccio presente che quando il mercatino, causa di attività giudiziaria, per alto con sentenza a favore dell'ente comune, fu spostato dall'amministrazione Papa su via Suor Elisa Martinez per dare la possibilità di lavoro a quegli imprenditori, l'idea non era folle, come sostenuto dall'ex assessore. L'area di via Suor Elisa Martinez era legalmente inserita nel piano strategico del commercio, a differenza dell'area arbitrariamente individuata dall'ex assessore Pizzolante, ubicata su suolo privato all'interno di una villa privata su Piazza Savoia in leuca quest'ultima si che è stata una una scelta folle la differenza è totale sia nella forma che nella sostanza la scelta della missione papa dell'amministrazione Papa era legale mentre quella dell'ex assessore era totalmente contra legem. Per capire perché l'intero progetto dell'ex assessore alle attività produttive era contrario alle previsioni di legge, dobbiamo avere a riferimento quanto disposto dalla norma regionale numero 24 del 16 4 2015, che disciplina l'esercizio delle attività commerciali in tutte le sue forme, essa prevede che qualora il comune necessiti dell'apertura di nuove aree mercatali l'ente programma individua le aree e le inserisce nel piano strategico del commercio ai sensi degli articoli 12 e 13 della norma regionale, avendo a riferimento le prescrizioni in materia sanitaria, di viabilità, di parcheggi e così via, tenendo altresì conto che ogni posteggio deve conseguire le dimensioni di 32 metri quadri. Particolare importanza riveste l'articolo 37, che riguarda l'esercizio del commercio su aree particolari ed è il nostro caso che al comma 4 così recita : qualora uno o più soggetti mettono a disposizione del Comune un'area privata, attrezzata o meno, coperta o scoperta, per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, essa può essere inserita tra le aree da utilizzare per fiere e mercati. Coloro che cedono la disponibilità dell'area possono subordinare la sua utilizzazione all'ottenimento di una o più concessioni di posteggio a favore proprio o di terzi, a tal fine indicati, da stabilire in sede di convenzione con il Comune.

Il Comune può accogliere la richiesta previa verifica dell'idoneità dell'area e delle altre condizioni generali di cui è la presente legge. Invece, come detto, non risultando quell'area inserita nel piano strategico del commercio, veniva a mancare uno dei requisiti essenziali per la creazione di un nuovo mercatino in chiare violazione degli articoli 12 e 13 della legge regionale. Di conseguenza veniva a mancare il titolo abilitativo legittimante, per cui oltre ad una chiara versione di legge, altra ne sarebbe conseguita di natura risarcitoria. avrebbe dovuto sostenere per circa 107 mila euro per l'allestimento dell'area, sommate a 18 mila euro anni di canone, che sarebbe aumentato al terzo anno in poi, avrebbe costituito un consistente danno erariale incapo all’ente stesso e di conseguenza su coloro che in sede di Consiglio Comunale avessero votato a favore dell'iniziativa.

Peraltro, al fine di dimostrare la sostenibilità dell'operazione programmata, erano stati manipolati gli importi, procedendo a comprimere quelli relativi al sostenimento dei costi e a gonfiare quelli relativi all'introiti dei ricavi. Quindi, non capisco come faccia ancora l'ex assessore dell'attività produttiva, anche essa (anch’ ella o Lei) profonda giurista, a sostenere che non si può mai parlare di danni erariali se si creano servizi, quando fu chiaro che l’intero progetto che si tentava di portare a termine era totalmente confliggente con diverse norme di legge e con la sua posizione di assessore, con interessi aziendali propri e dei propri affini di primo grado. Era confliggente questo piano con diverse norme di legge e con la sua posizione di assessore, con interessi aziendali propri e dei propri affini. Quindi viene spontanea una domanda. Chi ne poteva potenzialmente beneficiare di quei servizi che si voleva dare? E anche su questo l'ex assessore è stata sfuggente. Meglio avrebbe fatto restare in silenzio, perché nel momento in cui ha sostenuto che non ha lavorato per i propri interessi, ma per quelli della gente, e che se l'ente caccia dei soldi per i delinquenti e gli interessi economici della gente non è danno reale, continua a propinare alla gente informazioni non veritiere. L'ex assessore Pizzolante dovrebbe invece spiegare a voi perché quel progetto non ha trovato accoglimento, nonostante fosse stato preliminarmente votato favorevolmente dall'intera giunta comunale. votato favorevolmente dall'intera giunta comunale. Ma se lei non l'ha detto, ve lo dico io. Primo, perché la creazione del mercatino serale su suolo privato all’interno di una villa privata su piazza Savoia, era, come detto, totalmente contrario alle disposizioni di legge.

Secondo, perché l'ex assessore aveva una delega, quella appunto alle attività produttive, confliggente con la sua posizione di tenutaria di quote societarie in misura del 33% in una SRL, con unità locale in piazza Savoia, potenzialmente interessata al buon esito del progetto. Terzo perché anche dopo la gestione del 33 per cento delle quote societarie delle srl, guarda caso cedute dopo che il sottoscritto aveva formalmente attenzionato alla vicenda, l'ex assessore ha sottovalutato un secondo problema, avendo ormai pensato di aver superato ogni ostacolo. Non ha valutato che rimaneva comunque esposta in un ipotetico conflitto di interessi, poiché affine di primo grado con il responsabile legale, nonché amministratore unico, della medesima SRL, nella quale lei inizialmente aveva le quote cedute dopo che aveva attenzione la situazione peraltro il responsabile legale di detta società di capitali nella quale l'ex assessore deteneva il 33 per cento delle quote societarie risulta essere discendente di primo grado in linea retta del coniuge del nostro ex assessore. Per ulteriore chiarezza bisogna aggiungere che sempre quella società di capitali gestiva a far data al 12.05.2021 e gestisce ancora su Piazza Savoia un immobile dichiarato come laboratorio ma diversamente di quanto asserito all'interno di esso si esercita l'attività di gelateria pasticceria rosticeria e paninoteca d'asporto come risulta attualmente da registrazioni presso la camera di commercio di Lecce. Ex assessore Pizzolante spiega alla gente per quale motivo nel corso del secondo consiglio comunale sulla proposta di cui trattasi, dopo che io sostenni che l'approvazione di quel progetto avrebbe portato a precise ipotesi di reato, aggravata dal concorso di tre o più persone persone causando peraltro un danno erariale all’ ente di circa 125 mila euro, un assessore che va, che aveva primo votato favorevolmente la delibera di giunta inerente quel progetto poi si astenne avendo concretamente valutato a fondo i rischi dell'illecita operazione.

Spieghi l'ex assessore perché dopo la votazione effettuata con quattro voti contrari della minoranza, un astenuto di maggioranza e di restanti voti a favore, il proprio consorte rivolse un pesante oltraggio alla madre defunta di colei che si era astenuta per poi immediatamente dileguarsi dopo l'intervento del sottoscritto. Perché fra i tanti disinteressati presenti rimasti in silenzio, proprio il marito dell'ex assessore Pizzolante intervenne in quel modo con inaudita veemenza? Era anche lui totalmente disinteressato all'approvazione di quel progetto? Non lo ritengo proprio.

ma credo appaia chiaro a tutti voi che l'approvazione di quel progetto avrebbe potenzialmente permesso l'ampliamento del volume d'affari della società che gestisce l'attività di asporto di prodotti alimentari in Piazza Savoia, nella quale risultano cointeressate le figlie del proprio consorte, visto il più che probabile afflusso di turisti che sarebbero stati richiamati dalla presenza di nuove piccole attività economiche. Vedete, cari concittadini, l'ente comune non può essere utilizzato in alcun modo per questione di interesse personale o aziendale, A maggior ragione quando il rappresentante istituzionale con potere di firma e di rappresentanza si trova di fronte ad interessi contrapposti. Il primo inerisce la tutela dell'ente, in ragione della delega ricevuta.

Il secondo inerisce la tutela di interessi propri e di propri parenti o affini entro il quarto grado. Quell'operazione poteva forse essere in parte considerata fattibile, ma sempre nel rispetto delle prescrizioni di legge, se e se a proporla, a discuterla ed a votarla, fosse stata una persona diversa dall'ex assessore. E a questo punto spieghi anche alla gente, il consigliere Pizzolante, per quale motivo da anni un suolo privato adibito ad uso pubblico da tenere aperto H24 non sia stato posto nella libera e gratuita disponibilità della collettività, ma sia stato utilizzato secondo convenienza aziendale, chiudendo i portoni di accesso con decisioni autonome e dei gerenti, contrariamente agli obblighi assunti con la sottoscrizione di un'apposita convenzione. con la sottoscrizione di un'apposita convenzione. Spieghi alla gente, signora Pizzolante, perché su parte di quel suolo privato ubicato su via Fortes adibito ad uso pubblico, ma ha utilizzato per fine aziendali, la società della quale lei era responsabile legale ed amministratore unico, non ha pagato la tassa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sino a quando il sottoscritto non ha attenzionato e formalizzato la vicenda. Ma è normale poi che un assessore che rappresenta l'ente promuova unitamente al proprio consorte una diatriba giudiziaria contro quello stesso ente che rappresenta? È normale questo? È normale che nonostante tutte le stupidaggini e le interessate iniziative intraprese, essendo peraltro stata giudicata soccombente unitamente al proprio consorte, nella giatriba promossa contro l'ente, non abbia sentito almeno il dovere di restare in silenzio.

E' così che si attua la trasparenza amministrativa e la tutela degli interessi pubblici? Forse l'ex assessore, prima di aprire bocca, dovrebbe approfondire cosa vuol dire tutela della cosa pubblica, interessi privati in atti d'ufficio, conflitto di interessi e danno erariale. Tenendo peraltro sempre a riferimento il disposto dell'articolo 78 del Tuel che dispone, il comportamento degli amministratori nell'esercizio delle proprie funzioni deve essere improntato all'imparzialità e dal principio di buona amministrazione e devono astenersi dal prendere parte alla discussione e dalla votazione di delibere riguardanti interessi propri e di propri parenti o affini sino al quarto grado. Ma tali prescrizioni sono state calpestate dalla signora Pizzolante, in quanto il progetto del mercatino in villa privata era stato da lei proposto, discusso e votato, nonostante la sua posizione di conflitto di interessi. Quando poi asserisce che la decisione di rimettere la delega alle attività produttive è stata comunicata ai suoi amici, forse un giorno o due prima che ciò avvenisse, dice cosa non vera. Di quella decisione ne parlo con il Consigliere Calabrese alle 22:00 circa su punta Ristola, tre giorni prima, tre giorni dopo il Consiglio Comunale del 23 maggio del corrente anno, che al punto 4, all'ordine del giorno, prevedeva la proposta di approvazione del piano strategico del commercio.

Ricordo che su tale proposta, nel corso di quel Consiglio Comunale, procurai una serie di perplessità all'ex Assessore, tant'è che subito dopo fui dalla stessa fermato per dei chiarimenti. Vi sarebbero tante altre cose da dire, ma faremmo l'alba. Gli aspetti di rilievo, uniti a quello che vi ho esposto questa sera, giusto per capire, sono dimostrati ed avallati da atti pubblici, sentenze e visure camerali. Casomai qualcuno pensasse che c'è qualche violazione di segreto. Sono atti pubblici. Grazie. Ora passiamo alle affermazioni pronunciate nei miei confronti dal tuttologo vanaglorioso Giracantuni, consigliere Calabrese. Questo aveva sostenuto la necessità di un cambiamento perché attribuiva al sindaco Papa un'andazza amministrativa disastroso, poiché colpevole fra l'altro di aver chiuso le attività edilizie e di aver perseguitato alcune persone e non altre.

Faccia i nomi! Nulla di vero, solo fango. Ma vediamo prima di rispondere a tono da che pulpito viene la predica. Il soggetto che ha mosso queste grave accuse è sempre il solito consigliere che nel corso della amministrazione Papa ne ha combinati di cotte e di crude, facendo impallidire anche Bertoldo. Ha tradito la fiducia di lui riposta dal sottoscritto e dai suoi colleghi, come ha tradito poi quella di lui riposta dall'attuale sindaco, coerente con quel detto che dice «Chi tradisce una volta tradirà sempre. Ma bisognerebbe forse chiedersi il perché di tali comportamenti. Forse il soggetto si è tanto agitato perché non gli si permetteva di raggiungere i propri personali obiettivi? Ritengo che se essi fossero stati proposti nell'interesse pubblico non vi sarebbero stati veti di sorta da parte di nessuno. Invece si tratta di un soggetto, a mio avviso, totalmente inaffidabile e viscido, che conosce solo il termine io e mai il noi, che continua ad autoincensarsi in un delirio di smisurata megalomania. Questi è quello stesso galantuomo che registrava i collochi con il sottoscritto per accreditarsi presso altre compagini politiche con le quali da tempo tramava.

È quello che aveva sobillato un assessore a dimettersi, sperando di subentrare nell'incarico, così come sembra aver fatto nuovamente per subentrare dell'assessore Pizzolante e non solo. Forse si aspettava l’assessorato che anche aveva chiesto ad altri la testa dell’ assessore Ferraro. E' quello che aveva fomentato un consigliere a dimettersi per far cadere l'amministrazione Papa. E' quello che in prossimità delle elezioni del 2021 faceva beneficenza con carte di pagamento non intestate alla sua persona. E' quello che inviò al vescovo Vito Angiuli le registrazioni dei collochi del parco di Salignano. Per poi, dopo la minaccia di querela del prelato, chiedere mestamente scusa. Avrei voluto vederle, che le avreste viste in faccia.

Mi sarebbe piaciuto averli visto tutti. E' quello che aveva proposto su altri input ad un tecnico di allora un incarico remunerato per lasciar correre in un settore oggetto di particolare attenzione. E' quello che ha girato politicamente tutte le cantonate ed interferito continuamente in settori istituzionali non di propria competenza.

È colui che di fatto si presentava come assessore, attribuendosi arbitrariamente, contrariamente al disposto normativo, la rappresentanza dell'ente e dei poteri di firma, prendendo contatti con professionisti e dirigenti di altre istituzioni sino a quando informalmente il sottoscritto non lo mise a stoppo , deve ringraziare solo San Cosimo Cordella che a suo tempo non l’ho defenestrato fisicamente. Vorrei tanto sapere quando afferma parli solo chi ha contezza di queste cose, a chi si riferisce, intanto in merito al pindarico progetto del Biolago scartiamo sin da subito quella forviante e bastardata in relazione alla quale la realizzazione avrebbe reso un qualche interesse del sottoscritto. È vero che io ho una parte di cava su via Leonardo da Vinci, la più esposta a sud, lambita da una parte dalla strada e degli altri lati attorniata da abitazioni realizzate anche in altre cave dismesse, tra lo stato di cose avrebbe reso comunque irrealizzabile anche per altri vincoli territoriali il progetto che ricordo era stato bocciato anche della sua stessa maggioranza; ma sulla realizzazione o meno del progetto senza nulla togliere alla buona fede di professionisti interessati faccio presente che quando si propone un progetto, di quella portata, ogni professionista lo condivide , per il sol fatto che comunque vadano a finire le cose il loro lavoro se lo devono sempre pagare. Nessuno fa niente per niente e comunque tali scorrette iniziative non rientravano nelle competenze dell'autoincensiata specialista, semplice consigliere. Per quanto attiene invece la presunta presenza di un esponente dell' Acquedotto Pugliese, nulla abbiamo ascoltato da quella dirigente, a sostegno della fattibilità del progetto. Mi viene anche il dubbio se fosse realmente presente.

Comunque, a quell'arrogante e borioso consigliere, rappresento che l'eventuale, ma impossibile realizzazione del progetto avrebbe probabilmente permesso all’ Acquedotto Pugliese di scaricarsi delle attuali responsabilità in materia di versamento dei reflui nel canale san vincenzo accollandoli al comune, quest'ultimo si sarebbe fatto carico di tutte le conseguenti criticità che vanno dalla sanazione dei reflui, all'installazione dei decondotti irrigui di decine e decine di chilometri in condizioni di elevati dislivelli, all'installazione di pompe di sollevamento e così via, non considerando, peraltro, che in situazione di piena, visto che i quantitativi di reflui prodotti giornalmente e non smaltiti per un qualsiasi motivo, i reflui avrebbero inondato la Marina di Leuca, riproponendo quel pericolo che dopo decenni finalmente si è scongiurato con la messa in opera della nuova condotta fognaria che porta al depuratore consortile. Avremmo risolto un problema, ne avremmo creato un altro, con un sacco di criticità. In merito alla formazione del consigliere botanico calabrese, guai a reimpiantare senza acqua, a lui chiedo come abbiamo fatto i nostri avi a coltivare in passato gli olivi? Forse allora vi era il biolago? Ma perché poi insistere così tanto per la realizzazione del famigerato biolago? Vuoi vedere che sotto sotto l'eventuale realizzazione del biolago poteva celare un qualche interesse? Se il progetto come affermato dal Consigliere Calabrese, nell'immediatezza del Consiglio Comunale, prevedeva la realizzazione di un parco di pannelli fotovoltaici al servizio della struttura, chi lo avrebbe dovuto realizzare? Chi si sarebbe accreditato ed avrebbe tratto vantaggio da tale operazione? Sono semplici dubbi che possono venire a chiunque. Sta di fatto però che l'impresa operante in quel particolare settore, ma trattisi come al solito di pura coincidenza, dopo la mancata approfondizione del progetto, l'ha poi licenziato quel dipendente consigliere che ha trovato accoglienza anche qui di nuovo per pura coincidenza di altri due sconosciuti e disinteressati benefattori.

Dulcis in fundo passiamo alla formazione della boriosa ex assessore Chiffi. Vede signorina, i due consiglieri del gruppo Ancora Oltre, che io sappia, non sono mai stati lo zimbello del capo di Leuca. E lei che dopo aver promosso la maschera di Purginella, purtroppo l'ha sempre continuata ad indossare io quel prefisso di ex dove più volte attribuito in segno di disprezzo, me lo sono guadagnato lavorando onestamente con enormi sacrifici e rischi che nemmeno immagina e sono stato promosso al grado di generale con decreto del Presidente della Repubblica di allora, Giorgio Napolitano. Ma se proprio vogliamo entrare nel merito, quel prefisso ex si addice più a lei che a me, in quanto la qualifica pienamente, visto che in politica potrà essere ricordata solo come un ex assessore ed una continua giracantuni di partito, perché ne ha cambiati parecchi in questi ultimi tempi.

Ma quando poi afferma che l'attuale maggioranza è stata insaporita da un paio di frutti esotici, vorrei sapere se il riferimento è alle banane. Se così fosse, quelle banane sono state più indigeste a lei che a me. Certamente, ex assessore, come lei dice, la gente ha sete di verità. Ma di quella verità non potrà mai essere lei la portatrice, constatate le bugie dette in pubblica piazza.

La più grossa di tutte è questa. Non è la nostra intenzione far cadere l'amministrazione Petracca. E da allora spiega la gente, come già ha chiesto ai suoi amici, di merenda perché nel Consiglio Comunale del 29 ultimo scorso lei ha votato contro le proposte del assestamento e salvaguarda degli equilibri di bilancio. Se poi, come da lei sostenuto, il sindaco avesse avuto da tempo un accordo con il sottoscritto, non le è dato comprendere perché le deleghe rimesse mesi prima da lei e dai suoi due amici è tornata a riassegnarle nuovamente ai vecchi tenutari. Ciò vuol dire che con il passare del tempo sono verificati nuovi accadimenti, che sicuramente le conosce meglio di me, che hanno inciso in modo diverso sulle future decisioni del Sindaco. Eppure, quando si fanno certi giochi, bisogna preventivamente valutare tutte le possibili alternative. Ma tanta era grande la certezza di avere in pugno il Sindaco, che altrettanto è stata la sorpresa e la delusione. A cosa serve ora cercare di correre ai ripari? Continui insieme ai suoi compagni di merenda a fare i bagni in piscina. Vedrete che prima o poi la rabbia e la delusione sbollenteranno.

All'altezzosa ex assessore, faccio altresì notare, che se il gruppo Ancora Oltre ha continuato ad andare ancora oltre, lo ha fatto solo per interessi pubblici e non per ambizioni personali o interessi privati. Lo stesso non penso si possa dire di lei, dei suoi amici e di coloro di cui vi attorniate. E così, come lei mette in dubbio con l'espressione insinuante che la scelta di due consiglieri Ancora Oltre non fosse dettata da responsabilità politica , parimenti io metto in serio dubbio la sua competenza in materia e le sue qualità professionali e a questo punto purtroppo anche quelle morali. Le sia del tutto chiaro che ne il sottoscritto, ne il consigliere De Maria, hanno mai asserito di non aver fiducia nell'operato di un funzionario dello Stato.

Tutt'altro, essi hanno solo inteso affermare che per il bene della comunità la scelta di far cadere l'amministrazione, che avrebbe comportato la presenza del commissario non era la migliore. La cosa è ben diversa da quella da lei rappresentata, in modo totalmente distorto e forviante. Sinceramente poi non ho compreso cosa volesse dire l'ex assessore quando mi ha chiesto perché non mi era interessato del commissario della Porto Turistico. Sinceramente non l'ho capito. Potrei fermarsi due minuti e spiegarlo meglio. Ma quella domanda la deve rivolgere a se stessa, che dovrebbe conoscere tutte le iniziative promosse nella maggioranza, di cui fa ancora parte, ed in quanto partecipe anche alle delibere di giunta riguardanti la vicenda Porto Turistico.

Per quanto di mia conoscenza, la figura del commissario del Porto Turistico, ritengo quello prefettizio, non esiste più da diverso tempo, in quanto con la nomina del controllore giudiziario, quella figura è venuta meno. Attualmente il procedimento di Eco spa ritengo sia nelle mani del giudice fallimentare e dei curatori fallimentari. Poi, ex assessore, è vero che l’amministrazione Petracca è stata duramente avversata dal sottoscritto, ma l’aver assegnato ai consiglieri le deleghe consigliari ai due membri della minoranza, come ben dovrebbe sapere, non comporta necessariamente l'obbligo di sedere allo stesso tavolo. Sta solo a significare che il sindaco ha chiesto a coloro a lui ritenuti più idonei una collaborazione in settori di particolare importanza a tutela di interessi dei cittadini onesti.

Penso piuttosto che l'assegnazione al sottoscritto della deleghe consigliari al contrasto all'evasione e all'elusione dei tributi locali sia forte di enorme preoccupazione per i suoi amici. Ed in merito all'argomento le faccio presente che le molte note da me inoltrate all'ente non attenevano, come da lei sostenuto, ad indagini sui cittadini.

E come al solito anche lei usa termini inappropriati, lei usa termini inappropriati, tenuto conto che generalmente con il termine indagini è usato nel campo penale. Forse i termini più idonei sarebbero stati verifica, controllo, accertamento, visto che molte delle mie note attenevano a vicende tributarie, riconducibili a persone giuridiche, che come lei dovrebbe ben sapere, ma essendo ignorante in materia non lo sa, non sono le persone fisiche, ovvero i cittadini. Con tale definizione, persone giuridiche, si intendono in genere le società, le aziende, le ditte individuali, i consorsi e tutti quei soggetti che svolgono un'attività diretta alla fornitura di beni e servizi. E solo a quelle attività, di sua sicura conoscenza, e non alle persone fisiche, che è applicabile l'articolo 15 Ter della legge 158 del 2019, posto a base delle mie note.

Se poi, come è lamentato, il budget a lei assegnato non l'ha ritenuto adeguato, vuol dire che a monte vi era una scarsità di risorse finanziarie, in quanto quelle persone giuridiche, a suo tempo doverosamente attenzionate, non le hanno mai versate. Scusate, mi capro picca lingua, quindi a furia di leggere. la botte piena alla moglie ubriaca? O parla facendosi portavoce di altrui lamentele? Perché le risorse finanziarie per colmare il suo budget non le ha chieste alla sua amica ed ex assessore pizzolante, visto che la società da quest'ultima gestita era in debito con il Comune? Quanto da lei propagandato, costituisce la prova lampante di totale ignoranza ed incoerenza. No, il responsabile e borioso ex assessore, io i cittadino onesti, li ho sempre tutelati. Non sono stati essi ad aver creato danni all'ente. Sono i suoi amici e strateghi quelli da tenere d'occhio. Purtroppo di tale stato di cose ne hanno sopportato il peso i cittadini, che hanno sempre pagato per se stessi e per i soliti benestanti evasori fiscali.

Ma poi mi chiedo il perché di tanta acredine. Forse dagli atteggiamenti e dalla rabbia dimostrata sono gli effetti del ritiro delle sue deleghe assessorili da parte del sindaco? Ma perché prendersela tanto adesso? Mesi fa era stata proprio lei con i suoi amici recalcitrante a rimettere la propria delega nelle mani del sindaco. Se alla delega non ci teneva allora, perché ci tiene tanto adesso? Non sarà perché, oltre alla faccia, ci ha rimesso anche lo stipendio? Forse mirando a fottere è rimasta fottuta dalla mossa inaspettata da parte del sindaco, perché non le ha permesso di vedere realizzate le sue aspettative politiche. Anziché continuare ad autoincensarsi, resti con i piedi per terra, le converrà. Infine, avendo letto il documento sottoscrittodagli attuali tre consiglieri calabrese, Chiffi e Pizzolante, dal titolo maggioranza sotto organico o sotto ricatto, concludo con alcune personali valutazioni. tutti voi conoscete, ma è altrettanto vero che i calci sul fondo schiena che vi sono stati rifilati non li dimenticherete mai.

E come ho avuto già modo di dire, dare le deleghe consigliari ai consigli di minoranza è la maggiore forma di democrazia e di trasparenza amministrativa. Se un qualche interesse può accomunare questa minoranza con la restante maggioranza, l'unico possibile è quello finalizzato a scrollare l’ente dalle perenni sanguisughe. E questo non è certamente tramare alle spalle dei cittadini.

Infine, un suggerimento agli utilizzatori della deprecabile macchina del fango. Le scelte da me fatte nulla hanno a che vedere con le menzogne messe in giro, che vedrebbero esistere tra me e l'attuale sindaco degli occulti accordi di convenienza nella Porto Turistico, Marina di Leuca Spa e nella Colonna Scarciglia. Fate molta attenzione alle menzogne che mettete in giro, perché non appena avrò la minima prova vi spezzerò le gambe, se ancora ne avete di buone, perché a tutto ci sta un limite. Concludo rammentando ai predetti e al loro miserabile galoppino che lo squallido tentativo di imbonire il sottoscritto offrendogli l'alternativa di una migliore collocazione di lavoro sul territorio per il figlio non troverà mai un favorevole accoglimento. Questi miserabili espedienti non fanno parte del mio DNA. La cittadinanza da tempo, oramai consapevole delle vostre malefatte, vi ha definitivamente voltato le spalle. Lo noterete di persone andando in giro. Ora, cari cittadini, a voi l'ardua sentenza.

Buonanotte grazie