GAGLIANO DEL CAPO : MA GLI "IDIOTI" FINISCONO PER DARSI LA MANO ?

Apr 26, 2025

MA GLI "IDIOTI" FINISCONO PER DARSI LA MANO, MA QUESTO DA DOVE ESCE, DALLE BUDELLA ANNODATE DEGLI ERCOLANI, CI SPIEGASSE CIO CHE SI NASCONDE INVECE DI SNOCCIOLARE PARADOSSI E ANTINOMIE DI UNA REALTA' CHE IL SAPUTELLO FORBITO NON CONOSCE, CON UN TUTTO SU GAZA DA SUA SORELLA, MI DISPIACE PER VITINO CHE LEGGE IL SOLITO TESTO VUOTO CREDENDO CHE FUNZIONI ANCORA UNA VOLTA, POVERETTI. ALTRI IMPRESENTABILI VIOLENTANO LE NOSTRE COSCIENZE

Antinomie e Paradossi Rilevati:

"Opposizione non opposizione": L'affermazione iniziale di voler "ripensare gli schemi" e non rilegarsi automaticamente all'opposizione, definita sterile e autoreferenziale, crea una antinomia. Da un lato, si riconosce il ruolo di minoranza, ma dall'altro si rifiuta l'etichetta e la funzione tradizionale di opposizione. Questo genera un paradosso: come si esercita un ruolo di minoranza incisivo senza "opporsi" a scelte percepite come sbagliate? La distinzione tra "opposizione sterile" e un'opposizione costruttiva è valida, ma la negazione del termine stesso rischia di apparire ambigua.

Conflitto politico necessario ma "rispettoso": Si afferma la necessità del conflitto politico come motore del cambiamento, ma lo si subordina a un "massimo rispetto delle persone e di tutte le posizioni". Questo introduce una potenziale antinomia. Sebbene il rispetto sia fondamentale, un conflitto politico autentico implica spesso divergenze profonde e critiche anche aspre verso le posizioni altrui. Il rischio è di diluire la forza del conflitto in un'eccessiva cautela formale. Il paradosso sta nel come generare un vero cambiamento senza "urtare" in qualche modo le posizioni consolidate.

Denuncia e collaborazione: Si sottolinea la necessità di "mantenere sempre saldo lo strumento della denuncia" dei servizi inefficienti e delle scelte sbagliate, ma contemporaneamente si auspica un rapporto di "collaborazione" con la maggioranza, ad esempio sulla delega alla trasparenza. Questa è un'altra potenziale antinomia. Denunciare implica evidenziare fallimenti e responsabilità, il che può difficilmente coesistere pienamente con una collaborazione paritaria. Il paradosso è come essere un cane da guardia efficace e contemporaneamente un partner fidato.

Stimolare la maggioranza "senza idee": Si afferma la responsabilità della minoranza di "stimolare la maggioranza laddove essa mostra incertezze e mancanza di idee". Questo sottintende un giudizio negativo sulla capacità della maggioranza, creando una potenziale antinomia con il successivo appello all'unità per il "bene della comunità". È paradossale criticare la controparte per mancanza di idee e poi invitarla a collaborare per il bene comune come se fossero sullo stesso piano di capacità propositiva.

"Quante risorse attivo, non quante ne stanzio": Questa affermazione, pur condivisibile nel suo intento di efficacia, presenta una falsa dicotomia. L'attivazione di risorse spesso dipende dallo stanziamento iniziale. È raro poter "attivare" qualcosa senza un investimento preliminare. Il paradosso è suggerire che le due cose siano concettualmente separate e alternative.

"Non un fastidio, ma una risorsa democratica": Questa è un'aspirazione legittima, ma presentata come un fatto ("il nostro ruolo deve essere riconosciuto"). In realtà, il riconoscimento del ruolo della minoranza come risorsa dipende dall'atteggiamento della maggioranza e dalla capacità della minoranza stessa di essere propositiva e costruttiva, non solo di denuncia. C'è un paradosso tra l'affermazione di un "dovere di riconoscimento" e la necessità di guadagnarselo attraverso l'azione politica.

Salario minimo nelle gare d'appalto: "apertura" ma anche "segno importante di giustizia sociale": Sebbene l'apertura della maggioranza sia riconosciuta, presentare l'introduzione del salario minimo come un mero "segno importante di giustizia sociale" rischia di minimizzare l'impatto economico e pratico della misura, che potrebbe generare resistenze o necessità di approfondimento. Il paradosso è tra la semplicità retorica del "segno" e la complessità potenziale dell'implementazione.

Lavoro inclusivo: "non un lavoro qualsiasi" ma incentivi alle imprese: L'idea di un lavoro dignitoso e non sottopagato è centrale, ma la proposta di incentivare le imprese per assumere persone fragili introduce un potenziale paradosso. Se l'obiettivo è un lavoro "degno" con una "retribuzione degna", gli incentivi potrebbero essere interpretati come un modo per "comprare" l'inclusione, anziché basarsi su una reale convinzione delle imprese nel valore di tali assunzioni a condizioni di mercato standard.

DUC: "sembrano termini lontani ma non sono così difficili": Questa affermazione minimizza la complessità della creazione e gestione di Distretti Urbani del Commercio, che richiedono competenze specifiche, coordinamento tra diversi attori e risorse. C'è un paradosso tra la semplicità con cui vengono presentati e la loro effettiva difficoltà di realizzazione.

Questione Gaza: Appello all'umanità dopo un'analisi geopolitica: L'inserimento di una riflessione sulla situazione a Gaza, pur mossa da nobili intenti, crea una discontinuità nel discorso politico locale. Sebbene l'umanità sia un valore universale, il collegamento diretto con le proposte per Gagliano non è immediato e rischia di apparire come un tentativo di ampliare il proprio orizzonte politico toccando temi di risonanza globale, potenzialmente diluendo il focus sulle questioni locali. Il paradosso è voler "restare umani" denunciando un orrore lontano, mentre si affrontano problemi locali con strategie che presentano le ambiguità sopra elencate.



GAGLIANO ALTERNATIVA INIZIA LA FUMOSA CAMPAGNA ELETTORALE

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