IL RESTO ... SONO SOLO CHIACCHIERE

Dec 04, 2024

IL RESTO ... SONO SOLO CHIACCHIERE

L’uomo è un essere straordinario, dotato di una "magia" unica: la capacità di dare un senso al caos, a ciò che fu predisposto per lui dalla notte dei tempi, dalla natura. Questo senso, pur non sempre condiviso universalmente, diventa cultura quando è accettato da un gruppo. Ogni popolazione, tribù o comunità costruisce il proprio sistema di riferimento, attraverso il quale interpreta il mondo e trova risposte agli accadimenti, agli imprevisti, a ciò che non è predeterminato. Questa è una necessità fondamentale: comprendere il mondo per renderlo vivibile.
Non importa se si parli di culture ancestrali, indigene o moderne: tutte, in modi diversi, dispiegano gli strumenti per dare senso alla realtà. Nelle società moderne, questi strumenti si traducono in potere, contratti sociali, stati nazionali, norme, leggi e diritti; nelle società tribali, assumono forme come usanze, credenze e codici informali, ma non per questo meno significativi. In entrambe le situazioni, questi elementi sono essenziali per garantire la convivenza e l’ordine “costruito”. Questa dinamica è sempre esistita.

Ernesto De Martino, per esempio, ha evidenziato come anche gli aspetti apparentemente irrazionali di una cultura abbiano una loro logica interna. Prendiamo il tarantismo nel Salento : ciò che oggi potrebbe sembrare un rituale privo di razionalità, era in realtà una risposta condivisa, un sistema di guarigione attraverso musica e danza, una cultura. Questo approccio forniva un senso rassicurante agli eventi inspiegabili, riducendo l’ansia e organizzando il caos in forme comprensibili. Un esempio cinematografico che illustra questa prospettiva è il film documento 10 Canoe, ambientato tra gli aborigeni australiani. Una donna si allontana improvvisamente dal marito e dal villaggio, e la comunità cerca di interpretare l’evento. Un anziano attribuisce il fatto a un possibile influsso malefico da parte di un membro di un'altra tribù, spiegando che bruciare le feci di qualcuno può generare energie negative. Suggerisce quindi di nascondere le proprie feci con la terra, per proteggere il villaggio. Questa tradizione, apparentemente irrazionale, era una risposta culturale per dare senso agli eventi incomprensibili e proteggere il gruppo.

Questi esempi dimostrano che, senza una cultura di riferimento, l’uomo non sarebbe in grado di comprendere il mondo. Le culture, in tutte le loro forme, non sono qualcosa di esterno a noi: sono noi stessi, siamo noi stessi che partecipiamo alla costruzione del senso attraverso un processo dialettico tra soggetto e realtà percepita, tra coscienza e il mondo delle cose .

Anche l’uomo moderno, che spesso si crede "evoluto", è guidato da dinamiche simili a quelle ancestrali. La linea sottile tra ragione e follia è una costante misteriosa che attraversa ogni epoca ed è presente in ogni essere umano e ci ricorda l’eterna presenza invisibile del caos origie di quello che noi chiamiamo male, ma in realtà è natura profonda del mondo.

La natura umana, oltre agli aspetti biologici legati alla sopravvivenza e alla procreazione, trova il suo senso più profondo nella necessità di dotarsi di strumenti per interpretare il caos. Anche la scienza, per quanto sofisticata, è una forma di cultura che risponde a questa esigenza universale.

La scuola, nelle società moderne, non è altro che un processo di iniziazione, che prepara le nuove generazioni a partecipare a questo grande progetto umano: dare ordine e significato al mondo. Il Diritto offre le garanzie di libertà e necessarie per sostenere il mondo come espressione di una Cultura condivisa e la Politica è lo strumento correttivo per migliorare il mondo riducendo le ingiustizie, se la Politica è assente, oggi accade questo, i furbi , i corrotti, i ladri delle pubbliche risorse, determinano a loro esclusivo vantaggio il mondo deformando i principi della Cultura di riferimento.