MI DIMETTO !
Jul 19, 2024
MI DIMETTO !
MI DIMETTO !.
SE SARA' VERO, FACCIO LE MIE SCUSE A KATYA PIZZOLANTE PER LE MIE FRECCIATINE E LA ERGO A PALADINA DELLA COERENZA POLITICA E DEL CORAGGIO INDIVIDUANDOLA COME PERSONA MORALE E PORTATRICE DI VALORI A DIFESA DEL BENE PUBBLICO CHE PARE DIFENDA E NON VUOLE NE BARATTARE, NE COMPROMETTERE, COMPRENDENDO A PIENO I RISCHI, IL CLIMA POLITICO, l'ORIENTAMENTO DI QUELLE GENERAZIONI CHE NON SANNO COSA E' FATICA, LAVORO E SOFFERENZA , IL CLIMA CITTADINO, LE ASPETTATIVE NON PIU DEL POPOLO BUE, MA DEL POPOLO STUFO , OGGI PIU' INFORMATO E NON SI PUO' PIU' COME IN PASSATO PRENDERLO IN GIRO TROPPO FACILMENTE , TROPPO SFACCIATAMENTE, NONCHE' LE ESIGENZE DI UN TERRITORIO OVE IL BENE PUBBLICO FU NOTORIAMENTE EROSO NEI TERMINI CRIMINALI.
LE AUGURO SOLO DI VIGILARE E NON CADERE NEL CROGIOLO DA FONDERIA DEL DOPPIO GIOCO COME DUE CUBETTI METALLI ALLO STATO SOLIDO BEN DISTINTI MA CHE ALLE ALTE TEMPERATURE SI FONDONO IN UNA UNICA LEGA. OSSERVEREMO.
Katya Pizzolante che ha rimesso nelle mani del sindaco Francesco Petracca le deleghe assessorili al Commercio, alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità.
È stata la stessa Pizzolante a comunicare la sua decisione precisando che per «profondo senso di responsabilità verso i miei lettori, resterò in consiglio comunale da indipendente, dissociandomi dalla maggioranza con un ruolo apparentemente di minor prestigio ma libera di accogliere e approvare solo proposte che riterrò giuste, opponendomi fortemente a quelle contrarie al bene comune».
«Dopo un lungo periodo di riflessione», scrive in una lettera indirizzata al sindaco e ai consiglieri comunali, «decido di rimettere con atto immediato e irreversibile le mie deleghe assessorili. Nell’ottobre 2021, con 318 voti, i cittadini di Castrignano del Capo riponevano in me la loro fiducia, che mai e poi mai vorrei tradire».
«Quando decisi di accettare la mia candidatura prima e il ruolo di assessore poi», ricorda, «l’ho fatto con la determinazione e la volontà di dare tutto il mio impegno per questo Paese e per il bene dei miei concittadini così come promesso in campagna elettorale. Certamente sapevo che l’impresa sarebbe stata ardua e con non poche difficoltà, ma queste ultime pensavo di trovarle nell’ottenere i risultati sperati davanti alla burocrazia, agli uffici, ai tempi tecnici… mai avrei mai immaginato di dovermi scontrare con l’ipocrisia e l’indifferenza all’interno della nostra stessa maggioranza»,
La ormai ex assessora si rivolge direttamente al primo cittadino lamentando «poca attenzione ad alcune questioni da parte tua sindaco. Non ho mai pensato tu abbia agito in malafede ma, diversamente, quali sono le alternative?».
Sempre rivolgendosi al sindaco ricostruisce: «Nel 2021 abbiamo condiviso un programma elettorale che per me non era e non è carta straccia, ma uno dei motivi per il quale 1.622 cittadini hanno riposto in noi la loro fiducia. Capisco che può sembrare utopia riuscire a portare a compimento l’intero programma, ma i dubbi nascono e crescono quando davanti alla concreta possibilità di attuare alcuni punti, una parte della maggioranza è contro queste iniziative, ne parla male pubblicamente, riversando ogni responsabilità su singoli individui, nonostante il programma elettorale prima e le successive decisioni poi siano sempre state condivise con l’intero gruppo».
«Evidentemente», rincara la dose rivolgendosi sempre al sindaco Petracca, «in alcuni momenti l’attenzione era alta solo per questioni “più interessanti”… Più volte durante questi due anni e passa di amministrazione, insieme a un consigliere e un assessore, raccogliendo i malumori di tanti cittadini, di imprenditori e di professionisti, abbiamo cercato di porre la tua attenzione sulle tante criticità, anche con azioni forti. Nonostante le rassicurazioni ricevute in quel momento e la tua dichiarata volontà di voler dare una sterzata, nulla è realmente cambiato. Dopo l’entusiasmo iniziale è mancato in questo gruppo la coesione, la condivisione, il dialogo, il confronto sincero e scevro da interessi».
«In questi mesi», aggiunge, «diversi sono stati gli obiettivi raggiunti e i risultati ottenuti, ma sono troppe quelle che restano solo promesse senza che si veda un inizio e una fine».
«Il rammarico è grande», conclude Katya Pizzolante, «considerando quanto avremmo potuto realizzare se questo gruppo avesse davvero lavorato in un’unica direzione».