PROVARE A CAPIRE, PROVARE A SALVARSI
Jan 13, 2025
PROVARE A CAPIRE, PROVARE A SALVARSI, IL GLUTINE E' UN PERICOLO PER TUTTI.
“Fa’ che il cibo sia la tua medicina”, ammoniva Ippocrate, padre della scienza medica. Oggi, in un’epoca di cibi sempre più industriali, manipolati, prodotti con materie prime modificate geneticamente
e imposti dalla pubblicità e dal marketing,
noi possiamo e dobbiamo andare oltre affermando che “stiamo” bene o male in base a “che cosa” mangiamo o non mangiamo. Non solo: perché la nostra salute e quella dei nostri figli dipendono anche dal “quando” consumiamo un determinato alimento, dal “come” lo cuciniamo, senza mai sottovalutare “insieme a che cosa” lo abbiniamo e lo portiamo in tavola. Sono tutte informazioni che troverete in questa guida pratica e di facile lettura allo stare bene, ma anche alla prevenzione più naturale, nonché più semplice e perfino più economica, delle peggiori malattie. Informazioni che nascono dall’esperienza ultraventennale
di un’affermata oncologa italiana. Dobbiamo decidere se vogliamo continuare a essere azionisti occulti, inconsapevoli e senza nemmeno diritto di voto di qualche grande corporation alimentare o piuttosto ridiventare i ben informati unici proprietari della nostra salute, ovvero del più importante patrimonio di cui disponiamo - gratuitamente, per dono divino - fin dalla nascita.
Il primo luogo comune che intendo eliminare è strettamente
legato alla mia specializzazione, quella oncologica,
in quanto riguarda la natura stessa del tumore:
ovvero che cosa esso sia per davvero. Mi sembra doveroso spiegarlo da subito, sgombrando il campo da equivoci,
dal momento che, così come in qualsiasi guerra, per vincere è necessario conoscere bene il proprio nemico. Quel primo grande
equivoco consiste nella diffusa convinzione che il tumore sia una malattia di un determinato organo o di un altro. Ovvero del polmone o del colon, della prostata oppure del seno, del fegato o del pancreas.
Nulla di più sbagliato, la verità è invece ben altra: il tumore è una malattia sistemica, nel senso che riguarda il nostro organismo
nella sua interezza. Questa precisazione è della massima importanza perché da quell’errato luogo comune (che, appunto,
considera il tumore come la malattia di un organo) discende
tutta una serie di considerazioni quasi sempre molto diffuse, generaliste tanto quanto sbagliate, dalle quali derivano spesso comportamenti ancora più errati. Pericolosamente errati.
Faccio un esempio concreto. Alzi la mano chi di voi non ha mai sentito dire da un amico, accanito fumatore: “Eh già, ma mio cugino, che non ha mai fumato una sigaretta è morto di cancro al polmone. Allora perché mai io dovrei smettere?”.
La stessa cosa, più o meno, ve l’avrà invece detta un conoscente con la passione per gli alcolici: “A un mio collega, che non ha mai bevuto non solo un superalcolico, ma nemmeno una goccia di birra, hanno appena scoperto un tumore al fegato.
E allora che nesso c’è? Io continuerò a bere come prima”.
Ecco, queste due reazioni sono così simili tra loro in quanto fondate innanzitutto su un’istintiva, ma non dichiarata, volontà di ignorare il problema e di rimuoverlo. Ed entrambe sono figlie legittime del luogo comune che dicevo prima: quello in base al quale si è portati a ritenere che il tumore sia qualcosa che per varie
cause vada a colpire un organo piuttosto che un altro. No, ad ammalarsi è sempre per primo l’organismo nella sua interezza e complessità. Ciò avviene per una serie di cause e concause che poi elencherò: alcune purtroppo inevitabili, nel senso che non dipendono
da noi, ma altre invece sono attribuibili esclusivamente a nostre condotte errate. Seguitemi nel ragionamento, vi prego, perché avere ben chiara la genesi delle neoplasie vi può aiutare molto a prevenirne l’insorgere.
Maria Rosa Di Fazio Video
Maria Rosa Di Fazio 1
Maria Rosa Di Fazio 2
Maria Rosa Di Fazio 3