SALENTO : IL SENSO DI COLPA E LA DISTANZA INVISIBILE

Nov 09, 2024

SALENTO : IL SENSO DI COLPA E LA DISTANZA INVISIBILE

SPESSO SENTIAMO DI STORIE DI VITA RIGUARDANTI PERSONE CHE SI INNAMORANO DEL SALENTO SINO A DECIDERE DI TRASFERIRSI, MAGARI CON INVESTIMENTI COSPICUI, POI LE PRIME ESPERIENZE CHE SI VORREBBERO SINTETIZZARE CON "NON SI SONO TROVATI BENE" O "NON HANNO BEN COMPRESO" O "CHISSÀ COSA SI ASPETTAVANO ", MAGARI SI DIREBBE DI ESSERE VALORIZZATI PERSINO NEL VOLONTARIATO, MA POI SI SCOPRE CHE IN REALTÀ DELUSI NELLE ASPETTATIVE NON RITROVAVANO QUEL SORRISO CHE LI PERCEPIVA INIZIALMENTE COME TURISTI, CAPACI SI SPENDERE, POI IL BUIO SOCIALE E NULLA DI PIÙ QUANDO LE VITE SI FERMANO DEFINITIVAMENTE A VIVERCI DAVVERO SENZA IL BUDGET DELLA VACANZA, MA CON LA NECESSITÀ DI CREARE UN REDDITO SUFFICENTE CON UN SISTEMA DI RELAZIONI PER FORZA DI COSE TUTTO DA RICOSTRUIRE.

QUESTA ASSENZA DI COMUNITÀ O ACCESSO ALLA COMUNITÀ HA UNA STORIA COMUNE NON SOLO PER IL SALENTO, MA PER MOLTE LOCALITÀ TURISTICHE CHE CATTURANO IL CUORE DEI VISITATORI FINO AL PUNTO DI CONVINCERLI A TRASFERIRSI.

È UN PROCESSO COMPLESSO E, PER CERTI VERSI, PARADOSSALE: CHI ARRIVA CON IL SOGNO DI INTEGRARSI SPESSO INCONTRA OSTACOLI NEL PASSAGGIO DALL’ESSERE UN “OSPITE” A DIVENTARE UN “RESIDENTE”.

UN FATTORE CRITICO È LA DIFFERENZA DI ASPETTATIVE TRA CHI SCEGLIE DI STABILIRSI E CHI È GIÀ PARTE DEL CONTESTO LOCALE. CHI ARRIVA SPESSO SI ASPETTA DI TROVARE LA STESSA ACCOGLIENZA CALOROSA CHE HA CONOSCIUTO COME TURISTA, IMMAGINANDO DI POTER FACILMENTE COSTRUIRE UNA RETE DI RELAZIONI E ANCHE DI AVERE UN RUOLO ATTIVO E SIGNIFICATIVO NELLA COMUNITÀ.TUTTAVIA, L’INTEGRAZIONE RICHIEDE TEMPO, QUALCHE DELUSIONE, PAZIENZA E TALVOLTA UN ADATTAMENTO CHE VA OLTRE CIÒ CHE SI SPERIMENTAVA COME VISITATORE.

DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNITÀ LOCALE, L'ACCOGLIENZA DEL TURISTA SI BASA SU UNA RELAZIONE LIMITATA NEL TEMPO E NEL CONTESTO ECONOMICO. IL TURISMO RAPPRESENTA UNA FONTE DI REDDITO E IL VISITATORE È VISTO CON L’IMMAGINE DEL VIAGGIATORE CHE ARRICCHISCE IL TERRITORIO CON LE SUE SPESE E CON IL SUO ENTUSIASMO TEMPORANEO CHE ALCUNI , CATTIVE COMPAGNIE, UTILIZZANO CON SECONDI FINI VENATORI O MERAMENTE COMMERCIALI COME LA COMPRAVENDITA DEGLI IMMOBILI.

CHI DECIDE DI VIVERE STABILMENTE IN UN LUOGO COME IL SALENTO SPESSO PORTA CON SÉ UN'ASPETTATIVA DI CONTINUITÀ DI QUEL CLIMA DI ACCOGLIENZA, SENZA PERÒ RENDERSI CONTO CHE LA STRUTTURA SOCIALE È DIVERSA E CHE IL TURISTA NON VIENE VISTO COME MEMBRO DELLA COMUNITÀ, MA COME UNA RISORSA CHE FLUISCE E RIFLUISCE.

QUESTO FENOMENO PUÒ ESSERE INTERPRETATO COME UNA “DISTANZA INVISIBILE”: IL NUOVO RESIDENTE SI ASPETTA DI COLMARLA ENTRANDO A FAR PARTE DELLA COMUNITÀ CON IMPEGNO E PARTECIPAZIONE, MA SI TROVA DI FRONTE ALLA REALTÀ CHE, IN MOLTI CASI, LA COMUNITÀ NON HA LO STESSO BISOGNO DI LUI.

NEI CONTESTI PIÙ PICCOLI, I LEGAMI DI LUNGA DATA E LE RETI LOCALI SONO STABILI E AUTOSUFFICIENTI, E IL NUOVO ARRIVATO PUÒ PERCEPIRE DI ESSERE “TOLLERATO” PIÙ CHE ACCOLTO E VALORIZZATO .

IL VOLONTARIATO, PER ESEMPIO, PUÒ ESSERE UN’OPPORTUNITÀ O CREDUTO UN TRAMPOLINO DI LANCIO, NON PER TUTTI, PER INSERIRSI, MA IN UN CONTESTO DOVE IL VOLONTARIATO NON È SENTITO COME UNA NECESSITÀ COMUNE E NON HA UNA STRUTTURA DI SUPPORTO CONCRETA, ANCHE QUESTO SLANCIO RISCHIA DI ESSERE PERCEPITO COME “ESTERNO” E QUINDI NON SEMPRE VALORIZZATO. LO PUÒ ESSERE SOLO SECONDO UN PERCORSO PRESTABILITO QUASI MAI TRASPARENTE.

IL PASSAGGIO DAL "BUDGET DELLE VACANZE" ALLA RICERCA DI UN REDDITO STABILE METTE SPESSO IN LUCE LA DIFFICOLTÀ DI INSERIRSI IN UN TESSUTO ECONOMICO LOCALE CHE NON HA SPAZIO IMMEDIATO PER NUOVI ATTORI E NON SEMPRE OFFRE OPPORTUNITÀ COMPETITIVE PER CHI ARRIVA DA FUORI.

QUESTA DIFFICOLTÀ DI ACCESSO ALLA COMUNITÀ POTREBBE ESSERE RISOLTA IN PARTE CON POLITICHE DI INCLUSIONE SOCIALE PIÙ ATTIVE, MA SPESSO SOLO TEORIZZATE, E CON UNA MAGGIORE APERTURA DELLE COMUNITÀ STESSE A NUOVE IDEE E COMPETENZE CHE I NUOVI RESIDENTI POSSONO PORTARE. DA ENTRAMBE LE PARTI È ESSENZIALE UNO SFORZO DI ADATTAMENTO : PER I NUOVI ARRIVATI, UNA CONSAPEVOLEZZA DELLE SFIDE CULTURALI E SOCIALI CHE COMPORTA L’INTEGRAZIONE IN UNA COMUNITÀ RADICATA FORTEMENTE CONSERVATRICE SINO A DANNEGGIARSI ; PER I RESIDENTI, IL RICONOSCIMENTO DEL VALORE POTENZIALE CHE I NUOVI MEMBRI POSSONO APPORTARE.

LA CRISI DEMOGRAFICA CHE COLPISCE MOLTE REGIONI ITALIANE SI FA SENTIRE ANCHE IN ZONE TURISTICHE COME IL SALENTO, CHE PURE AVREBBE UN POTENZIALE MAGGIORE PER ATTRARRE NUOVE ENERGIE E STABILITÀ. SE DA UNA PARTE IL TURISMO HA PORTATO VITALITÀ E UNA CERTA ATTENZIONE MEDIATICA AL TERRITORIO, DALL'ALTRA NON È RIUSCITO A TRASFORMARSI IN UN VOLANO PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE, SOPRATTUTTO PER LA FASCIA PIÙ GIOVANE.

QUESTO È DOVUTO A UNA SERIE DI FATTORI: LA MANCANZA DI OPPORTUNITÀ LAVORATIVE STABILI, UN SISTEMA ECONOMICO BASATO SU UNA STAGIONALITÀ CHE NON GARANTISCE CONTINUITÀ, E DIFFICOLTÀ NEL GARANTIRE SERVIZI ADEGUATI CHE POSSANO SOSTENERE UNA POPOLAZIONE RESIDENTE STABILE E DIVERSIFICATA.

LA PROSPETTIVA DI UN PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO, SENZA NUOVI RESIDENTI NÉ UN INCREMENTO DELLE NASCITE, PONE INTERROGATIVI SERI SULLE INFRASTRUTTURE E SULLA SOSTENIBILITÀ DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI.

MOLTI TERRITORI IN ITALIA SI STANNO GIÀ SCONTRANDO CON QUESTA REALTÀ, E SENZA UN CAMBIAMENTO STRUTTURALE, IL SALENTO E SIMILI RISCHIANO DI TROVARSI IN UNA SITUAZIONE ANCORA PIÙ CRITICA NEL GIRO DI POCHI ANNI.

AVERE UNA "CARTA IN PIÙ" PER IL TURISMO NON È STATO SUFFICIENTE, ANCHE PERCHÉ IL TURISMO, DA SOLO, NON GENERA RETI ECONOMICHE E SOCIALI RESILIENTI, QUESTO CONTINUANO A CREDERLO E A SPACCIARLO COME VERITA' GLI INSUFFICIENTI AMMINISTRATORI LOCALI CHE CI RITROVIAMO NOSTRO MALGRADO.

LA QUESTIONE RICHIEDE QUINDI UNA VISIONE DI LUNGO TERMINE CHE NON SI LIMITI SOLO A VALORIZZARE IL TURISMO, MA CHE PUNTI A CREARE UN AMBIENTE ACCOGLIENTE E ACCESSIBILE PER CHIUNQUE VOGLIA COSTRUIRE QUI LA PROPRIA VITA. SI TRATTA DI INVESTIRE SU POLITICHE E INCENTIVI PER TRATTENERE I GIOVANI E ATTRARRE NUOVI RESIDENTI, MIGLIORARE LE INFRASTRUTTURE, E FAVORIRE LA RESIDENZIALITA' E UN'ECONOMIA DIVERSIFICATA CHE POSSA SOSTENERE I RESIDENTI ANCHE FUORI DALLA STAGIONE TURISTICA.

MA ANCHE PER UN TARGET DI ANZIANI CHE TRASFERENDOSI NON HANNO BISOGNO DI CREARE REDDITO POICHÈ PENSIONATI, MA DI SICURO HANNO BISOGNO DI SERVIZI EFFICIENTI CHE DIANO UN MINIMO DI ASSISTENZA E GARANZIE. NON RIPRENDO IL CASO DEL SINDACO DI CASTRIGNANO DEL CAPO FRANCESCO PETRACCA CHE FU PROTAGONISTA DELLA TRISTE VICENDA ANDATA A FINIRE SU RAI TRE E CHE RIGUARDAVA UN ANZIANO NECESSITATO DI SERVIZI SANITARI OSTACOLATI AD INTERVENIRE PER GLI ABUSI DI UN DEHORSE A LEUCA.

IN MOLTI CONTESTI LOCALI, L’INEFFICIENZA DEI SERVIZI SOCIALI RAPPRESENTA UN LIMITE CHE IMPATTA NON SOLO SULLA QUALITÀ DELLA VITA, MA ANCHE SULLA CAPACITÀ DEL TERRITORIO DI TRATTENERE RESIDENTI E ATTRARNE DI NUOVI. LA PERCEZIONE DIFFUSA È CHE QUESTI SERVIZI, PUR ESSENDO TEORICAMENTE DESTINATI A SUPPORTARE IL BENESSERE COLLETTIVO, SOFFRANO DI UNA GESTIONE INTERNA CHE RISULTA AUTOCOMPIACIUTA E POCO ORIENTATA AI REALI BISOGNI DELLA POPOLAZIONE.

SPESSO, INFATTI, IL PERSONALE CHE VI LAVORA HA UNO SPIRITO INIZIALMENTE MOTIVATO, MA COL TEMPO DIVIENE ASSUEFATTO A ROUTINE CHE PREMIANO LA STABILITÀ LAVORATIVA E I BENEFICI ECONOMICI PIÙ DELLA DEDIZIONE ALLA CAUSA. SOLO QUESTO ASPETTO DOVREBBE ESSERE MEGLIO AFFRONTATO E DISCUSSO,

QUANDO UN SISTEMA PUBBLICO ARRIVA A PREMIARE ESCLUSIVAMENTE LA STABILITÀ LAVORATIVA SENZA INCENTIVARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI O COLLEZIONANDO FALLIMENTI NELLA LORO LEGITTIMA OFFERTA, SI CREA UN CLIMA DI AUTOREFERENZIALITÀ.

I DIPENDENTI, PROTETTI DA CONTRATTI SPESSO GARANTITI E DIFFICILI DA MODIFICARE, POSSONO SVILUPPARE UN ATTEGGIAMENTO PASSIVO CHE NON RICONOSCE O NON RISPONDE AI BISOGNI DI CHI SI TROVA IN SITUAZIONI DI FRAGILITÀ.

MA NON È SOLO QUESTO, NON SAREBBE GIUSTO COLPEVOLIZZARE TOUT CURT.

IN QUESTI CASI, IL SISTEMA TENDE A FUNZIONARE IN MODO PARASSITARIO, PERCHÉ DRENA RISORSE – SOTTO FORMA DI STIPENDI, STRUTTURE E BENEFIT – SENZA GENERARE UN SERVIZIO CHE SIA ALL’ALTEZZA DELLE ASPETTATIVE O DELLE NECESSITÀ DELLA COMUNITÀ.

I SERVIZI SOCIALI, CHE DOVREBBERO RAPPRESENTARE UN PUNTO DI SOSTEGNO PER ANZIANI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ, GIOVANI DISOCCUPATI, E PERSONE CON DISABILITÀ, FINISCONO COSÌ PER MANCARE IL PROPRIO SCOPO. INVECE DI ESSERE UN SOSTEGNO EFFICACE, DIVENTANO UNA MACCHINA BUROCRATICA AUTOREFERENZIALE, CHE PREMIA SÉ STESSA E GLI IMPIEGATI, MA ANCHE GLI ASSESSORI LATITANTI, PIUTTOSTO CHE CHI HA BISOGNO DI ASSISTENZA.

UN ESEMPIO PRATICO DI QUESTO FENOMENO POTREBBE ESSERE LA GESTIONE DELLE PRATICHE BUROCRATICHE PER L’ACCESSO AI SERVIZI O I TEMPI DI ATTESA PER RICEVERE ASSISTENZA. IN MOLTI CASI, I PROCESSI DIVENTANO TALMENTE LENTI E COMPLESSI CHE FALLISCONO O CHI HA BISOGNO DI UN SUPPORTO CONCRETO E RAPIDO SI TROVA SCORAGGIATO O RINUNCIA DEL TUTTO A FARE RICHIESTA, O ANCORA SI AFFIDA A CANALI INFORMALI NON TRASPARENTI, DOVE LA FIGURA POLITICA CONOSCIUTAESERCITA INDISTURBATA I SUOI ABUSI E IL SUO POTERE IMPUNITA.

CRITICAMENTE, QUESTO SISTEMA NON SOLO SPRECA RISORSE PUBBLICHE, MA MINA ANCHE LA FIDUCIA DELLA POPOLAZIONE NELLE ISTITUZIONI E NEI SERVIZI SOCIALI, RAFFORZANDO UNA PERCEZIONE NEGATIVA CHE CONTRIBUISCE ALL’ESODO DEMOGRAFICO E ALLA SFIDUCIA NEL CAMBIAMENTO. IN SOSTANZA, UN SISTEMA DI SERVIZI SOCIALI INCAPACE O INEFFICIENTE DIVENTA UNA BARRIERA AL BENESSERE DEL TERRITORIO, INVECE CHE UN PILASTRO PER LA COSTRUZIONE DI UNA COMUNITÀ PIÙ SOLIDA E INCLUSIVA.

ORA FATEVI TUTTI, NESSUNO ESCLUSO, UN ESAME DI COSCIENZA POICHÈ TUTTI PRIMA O POI DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE GIA' PAGHIAMO E PAGHEREMO UN PREZZO, FIGLI E NIPOTI COMPRESI.