SFATARE UN MITO SU LEUCA
Dec 05, 2024
SFATARE UN MITO SU LEUCA, NON E' ESENTE DAL PIZZO O DALL USURA.
A LECCE, NEL TEMPO, SI SONO SUSSEGUITE IMPORTANTI OPERAZIONI CHE
HANNO MESSO IN LUCE RAPPORTI FRA PROFESSIONISTI INSOSPETTABILI E SOGGETTI LEGATI ALLA CRIMINALITÀ LOCALE. RECENTEMENTE SONO STATI CONDANNATI DUE DEI TRE PRESUNTI STROZZINI CHE AVREBBERO MESSO IN GINOCCHIO
ALCUNI IMPRENDITORI SALENTINI, PRATICANDO TASSI D’INTERESSE ANNUI AL
120%.
I DUE SONO STATI ARRESTATI NEL GENNAIO DEL 2010 QUALI COMPLICI DI
SALVATORE PELUSO DI TRICASE, GIÀ CONDANNATO PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA,
DATA LA SUA VICINANZA AL CLAN TORNESE DI MONTERONI. L’INCHIESTA È NATA,
NEL SETTEMBRE 2008, DALLA DENUNCIA DI UN COMMERCIANTE DI TRICASE CHE,
TROVANDOSI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, AVEVA ACCETTATO IL PRESTITO DI 5000
EURO E, PER ESTINGUERE IL DEBITO, È STATO COSTRETTO A VERSARE 500 EURO
AL MESE DI INTERESSI, PARI AL 120% ALL’ANNO.
NON SOLO, QUALORA IL COMMERCIANTE ALLA SCADENZA MENSILE NON AVESSE VERSATO LA RATA, COSA CHE ACCADEVA SPESSO, AVEVA DIECI GIORNI DI TEMPO PER TROVARE I SOLDI, CON UN INCREMENTO ULTERIORE DEGLI INTERESSI DEL 25% CIRCA, QUINDI DEL 900% CIRCA ALL’ANNO. UNA SECONDA VITTIMA, PROPRIETARIO DI UN RISTORANTE A SANTA MARIA DI LEUCA, SAREBBE CADUTO NELLA MORSA DELL’USURA PROPRIO A CAUSA DI UNO DEGLI INDAGATI CHE NEL LOCALE FACEVA IL BUTTAFUORI.
LA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA, INOLTRE,
STA PORTANDO AVANTI UNA SERIE DI INCHIESTE CHE DIMOSTREREBBERO COME
ALCUNI CLAN LEGATI ALLA SACRA CORONA UNITA, PER RICICLARE IL DENARO DEL
TRAFFICO DI STUPEFACENTI E DEL CONTRABBANDO, STIANO APRENDO DIVERSI
MEGAMARKET (FRANCHISING E MARCHI DIVERSI), SOPRATTUTTO NEL BASSO SALENTO.
A CAUSA DI UNO DEGLI INDAGATI CHE NEL LOCALE FACEVA IL BUTTAFUORI.
L’OPERAZIONE PIÙ IMPORTANTE, DENOMINATA ANCH’ESSA SHYLOCK, HA RIGUARDATO UN’ORGANIZZAZIONE DI USURAI LEGATA ALLA SACRA CORONA UNITA
CHE OPERAVA NEL NORD DEL SALENTO E NELLE PROVINCE DI FOGGIA E BOLOGNA.
L’OPERAZIONE HA PORTATO, NEL LUGLIO 2010, A 19 ARRESTI (18 IN CARCERE E 1
AI DOMICILIARI) E A 6 PERSONE DENUNCIATE A PIEDE LIBERO. A DARE AVVIO
ALLE INDAGINI, NEL FEBBRAIO DEL 2009, È STATA LA DENUNCIA DI UN IMPRENDITORE DI TREPUZZI CHE SI OCCUPA DELLA VENDITA DI APPARECCHIATURE E DI
CONSULENZE IN AMBITO INFORMATICO. SI SONO COSÌ SCOPERTE, ATTRAVERSO
L’AUSILIO DI INTERCETTAZIONI TELEFONICHE, INDAGINI BANCARIE E CONSULENZE
DI NATURA FINANZIARIA E L’ESISTENZA DI 6 CANALI USURARI, CON COLLEGAMENTI CON PERSONAGGI VICINI ALLA SACRA CORONA UNITA. L’ATTENZIONE DEGLI
INVESTIGATORI SI È CONCENTRATA SU UNO DEI PROPRIETARI DELLA FINANZIARIA
FIN.CO. DI NARDÒ CHE METTEVA A DISPOSIZIONE LA SUA STRUTTURA PER FORNIRE IL DENARO DA PRESTARE ALLE VITTIME.
DA "LE MANI DELLA CRIMINALITÀ
SULLE IMPRESE", 2011